Peace is here!

Fotografie di propaganda degli Americani in Estremo Oriente nel fondo USIS della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

6 dicembre 2017-15 aprile 2018

 

Conferenza stampa:

4 dicembre 2017, ore 11.00
Civico Museo d’Arte Orientale
via San Sebastiano, 1
Trieste

Inaugurazione:

5 dicembre 2017, ore 18.00
Civico Museo d’Arte Orientale
via San Sebastiano, 1
Trieste

Lunedì 4 dicembre alle ore 11.00 avrà luogo la conferenza stampa della mostra Peace is here! Fotografie di propaganda degli Americani in Estremo Oriente nel fondo USIS della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, che rimarrà aperta fino al 15 aprile 2018 con i seguenti orari: da martedì a giovedì 10-13, venerdì e sabato 14-17, domenica10-17, lunedì chiuso.

La conferenza stampa sarà seguita dall’inaugurazione che si svolgerà, martedì 5 dicembre, alle ore 18.00.

La mostra, ideata e realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte, con la direzione di Laura Carlini Fanfogna, direttore del Servizio Musei e Biblioteche, è a cura di Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e della Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Peace is here! Così si concludeva la telecronaca di commento alla resa del Giappone, siglata il 2 settembre 1945 dal Generale MacArthur.

La convinzione che se il mondo vede la vera immagine della guerra è indotto a terminarla più celermente, induce a fotografare con l’intento di innescare un processo di scavo nelle coscienze, onde perseguire sogni di pace.

Su questo assunto si basa l’esposizione, dedicata alle fotografie originali dell’Estremo Oriente, appartenenti al fondo fotografico USIS (United States Information Service) della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, che offre per la prima volta al pubblico una selezione di sessanta delle mille fotografie originali della serie Giappone, realizzate tra il 1941 e il 1945, prevalentemente con fini propagandistici.

La proposta espositiva consente di leggere un intricato gioco di rappresentazioni: lo sguardo americano sull’Estremo Oriente, in cui prevale l’immagine del giapponese che lotta e soggiace al nemico, e quello del pubblico triestino del dopoguerra, a cui le fotografie sono state proposte, subito dopo la fine del conflitto, per propagandare gli ideali di vita americani. Si comprende così come l’apparato fotografico di scene belliche offra una narrazione in chiave simbolico-allusiva: una guerra psicologica che utilizza gli strumenti della propaganda per instillare nella popolazione americana un forte orgoglio nazionalista, tramite la rappresentazione del nemico come un barbaro, se non in forme addirittura demoniache.

Il percorso si snoda tra diverse icone della Seconda guerra mondiale – lo scatto a Iwo Jima di Joe Rosenthal; gli istanti della resa giapponese; l’immagine di Nagasaki rasa al suolo dalla bomba atomica – e le molte foto scattate con l’intento di narrare le forze alleate che interagiscono positivamente con i civili, persino in situazioni di ozio e di svago sullo sfondo di luoghi e paesaggi fortemente caratterizzati.

Immagini che confermano, in ultima istanza, l’attenzione per l’uomo, dimostrando – come sostiene Edward Steichen, direttore dell’unità fotografica dell’aviazione navale durante la Seconda guerra mondiale, nominato nel 1947 direttore del dipartimento di fotografia del MoMA di New York – che la missione della fotografia è spiegare l’uomo all’uomo e ogni uomo a se stesso.

Dopo l’esposizione Passaggio in India, dedicata alla Serie India del Fondo USIS, svoltasi sempre al Museo d’Arte Orientale nell’anno 2016, la mostra Peace here!costituisce una nuova tappa del processo in atto di valorizzazione dell’archivio USIS che testimonia il ruolo di Trieste nel dopoguerra e al contempo conferisce alla Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte un respiro internazionale.

Peace is here!
That’s the end of the play by play of the Japan’s surrender, signed by the general MacArthur on September 2, 1945. The belief that if the world sees the true face of war it’s led to end it more quickly, leads us to photograph with the purpose of encouraging a dig in knowledge to pursue dreams of peace. This assumption is the base of the exhibition which is dedicated to the original Far East photos belonging to the USIS (United States Information Service) from the Municipal Museums of History and Art Photo Archive which, for the first time, is offering to the public a section of the thousand original pictures of the Japanese series realized between 1941 and 1945, mainly with propaganda purposes.
The exposition proposal permits to read an intricate game of representations: the American look upon the Far East, in which prevails the image of Japanese man fighting and submitting to the enemy, and the gaze of the post-war public of Trieste who has been offered these photos to propagandize the American ideal.
It is easy to understand how the system of warlike pictures provide a narration in symbolic and suggestive way: a pshycological war which uses the propaganda tools to instill a strong nationalist pride in the American population by representing the enemy like a barbarian or even a demon.
The path runs through different icons of World War II – the shoot of Iwo Jima by Joe Rosenthal; the moments of the Japanese surrender; Nagasaki’s image razed to the ground by the atomic bomb and the many photos taken with the aim of narrate the allied forces interacting positively with civilians even in leisure moments in places and landscapes strongly characterized.
These are images that ultimately confirm the attention for the human being revealing that the the mission of photography is to explain man to man and each man to himself, as claimed by Edward Steichen (director of the Naval Avation Photographic Unit during World War II and nominated in 1947 Director of the Department of Photography at New York’s Museum of Modern Art).
The photograph assets are described and most of them are digitalized in the Integrated Catalogue of Cultural Heritage of Trieste and are available at the following website: biblioteche.comune.trieste.it

info:

Civico Museo d’Arte Orientale
via San Sebastiano, 1
34121 Trieste
+39 040 3220736 | +39 040 6754068

www.triestecultura.it
www.museoarteorientaletrieste.it
www.fototecatrieste.it

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